Esperienze di confine: introduzione

da | Set 25, 2020 | Testimonianze

Si chiamano NDE, Near Death Experience, in quanto sono esperienze di confine, vicine alla morte, sulle quali ormai esiste una vasta letteratura e riguardo alle quali le opinioni si dividono tra quelle di chi le ritiene frutto di ipossia, o dei farmaci somministrati e quelle di chi pensa rappresentino un contatto anticipato con l’aldilà.

Noi non prendiamo posizione. Ci limitiamo a raccontare quello che ci raccontano i testimoni di un’esperienza, comunque straordinaria.

Se avete vissuto esperienze simili a quelle che trovate narrate scriveteci a info@associazioneginettaferraguti.it

Saremo felici di farle conoscere a tutti, nel più completo rispetto della privacy. Nella mail mettete i vostri dati reali e un riferimento telefonico per un controllo da parte nostra. Nel pubblicarle metteremo solo il vostro nome o uno pseudonimo da voi indicato.

I soggetti che hanno vissuto tali fenomeni, una volta riprese le funzioni vitali, hanno narrato di aver provato esperienze che risultano in buona parte connotate da numerosi elementi comuni:

  • abbandono del proprio corpo con la possibilità di osservarlo dall’esterno (chiamata “autoscopia” o esperienza extracorporea), assistendo all’eventuale attività di medici e/o soccorritori intorno ad esso;
  • attraversamento di un “tunnel” buio in fondo al quale si intravede distintamente una luce;
  • raggiungimento di una sorta di “confine” in cui l’esperienza materiale si interrompe e si ha consapevolezza e timore di “tornare indietro”, verso la vita terrena;
  • sensazione di pace e serenità mai provate prima, difficilmente descrivibili con il linguaggio umano, fuori dallo spazio e dal tempo terrestre;
  • difficoltà nel descrivere la nuova realtà sperimentata, caratterizzata da luci, colori e suoni meravigliosi non riscontrabili in alcun modo sulla Terra;
  • incontro con “altri esseri”, identificati in genere con parenti o amici morti in precedenza, con i quali si comunica mentalmente, in modo istantaneo e non verbale;
  • incontro con uno o più “esseri” luminosi, rivestiti di luce bianca e comunicanti sensazioni di “amore totale”, spesso identificati sia dai credenti sia dai non credenti come Dio;
  • “rivisitazione” della propria vita terrena (life review), comprendente anche episodi che sembravano dimenticati e relativi a momenti immediatamente successivi alla nascita; tale rivisitazione avviene in un clima di rilettura etica delle esperienze vissute;
  • ritorno alla vita terrena accompagnato da un sentimento di rimpianto per non essere entrati o rimasti nell’aldilà, oltre al ritorno alla sofferenza fisica per il “rientro” nel proprio corpo fisico;
  • timore di riferire ad altri l’evento vissuto per paura di non essere creduti, desiderosi comunque di condividere un’esperienza estremamente preziosa e importante;
  • ritorno alla vita terrena con totale scomparsa del timore della morte, vista come il felice passaggio a una realtà superiore;
  • ritorno alla vita terrena che porta ad una riconsiderazione dei veri valori della vita, con a capo l’amore verso tutti gli esseri viventi e la ricerca dell’armonia con essi.

Questi aspetti, anche se non sempre tutti contemporaneamente, ricorrono sistematicamente in ogni NDE.