Riflessioni

A meno di tre giorni dall’abbandono del suo corpo mortale, Ginetta, ormai costantemente assopita e non più in grado di parlare, se non con voce flebile e incomprensibile, ad un tratto si è rivolta alla madre con voce chiara e sostenuta e ha detto: “Il corpo è una pompa e io sto ricostituendo una parte del mio corpo”. La madre, sorpresa, le ha tolto la mascherina dell’ossigeno e le ha chiesto cosa intendesse e Ginetta, scandendo le parole, ha ripetuto la frase ed è rientrata nello stato di assopimento.
Cosa ha voluto dire Ginetta alla madre? Quale parte del suo corpo stava ri-costituendo? Evidentemente non quello mortale, ma quello che in molte tradizioni è chiamato corpo di luce.
L’affermazione di Ginetta suscita molti interrogativi, il primo dei quali è: la vita si svolge tra il concepimento e l’ultimo respiro o viene da un “altrove” per proseguire in un “altrove”?
Molte tradizioni ci trasmettono risposte che da millenni l’umanità ha dato a questi interrogativi.
In questa area del sito ci occupiamo di queste risposte, nella consapevolezza che gli interrogativi rimangono aperti e necessitano di continue ricerche.
Nella parte scientifica il sito si occupa della ricerca relativa al glioblastoma, nella speranza di dare un contributo alla guarigione di questa terribile forma tumorale.
Questa parte del sito intende contribuire a sostenere la speranza che la vita non finisca con la morte ma, provenendo da altrove, prosegua altrove.